Sabato 13 novembre OBC Transeuropa e lo studio di design dell’informazione Sheldon.studio hanno ricevuto il premio “Data Journalism” al Glocal Festival di Varese, il principale riconoscimento per il giornalismo di dati in Italia.
Come altre grandi occasioni sportive, le Olimpiadi alimentano il sentimento di appartenenza nazionale e l'orgoglio patriottico. È naturale che sia così – ma in linea col nostro approccio transnazionale ed europeo abbiamo giocato a ipotizzare un medagliere alternativo, svincolato dalle appartenenze nazionali e più attento invece ai singoli territori.
Mercoledì 23 settembre alle 11:30 il ricercatore di OBCT Ornaldo Gjergji, impegnato nel nostro progetto di data journalism EDJNet, presenterà il nostro ultimo lavoro sul riscaldamento climatico nella sessione di apertura della maratona online "Hey EU, tax CO2!" , organizzata dalla campagna StopGlobalWarming.eu promossa da Marco Cappato e Monica Frassoni.
Nel 2017 EDJNet faceva il punto sulla violenza di genere in Europa, ricercando e soppesando vari indicatori. Il primo ostacolo contro cui si scontrò l’analisi fu l’assenza di dati: alcuni paesi membri dell’Unione Europea non riconoscono il femminicidio come categoria di reato e, per questo, non raccolgono dati a riguardo.
Una battuta ricorrente nelle redazioni giornalistiche recita più o meno così: “Non ho scelto questo mestiere per occuparmi di matematica”. Da circa dieci anni, però, le maggiori testate giornalistiche internazionali hanno iniziato a fare ‘giornalismo di dati’ (data-journalism) per raccontare la società e le istituzioni cercando, in questo modo, di offrire una descrizione della realtà più approfondita ed efficace.
Secondo un recente studio realizzato da una squadra internazionale di ricercatori, ogni anno in Europa circa diecimila persone muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento associato alle emissioni di ossido di azoto, una sostanza dannosa prodotta in abbondanza dai motori diesel.
Nel discorso pronunciato la scorsa settimana al Parlamento Europeo, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dato spazio all’idea di un'Europa a una sola velocità, prospettando un ministro delle Finanze unico (non solo dell’area Euro, dunque). Tra le proposte anche l’estensione dell’Eurozona e dell’area Schengen verso est e la possibilità di andare oltre gli attuali 27 membri con l’integrazione dei Balcani Occidentali.
Il 13 settembre il presidente della Commissione europea ha tenuto il suo discorso annuale sullo Stato dell'Unione (noto anche con l'acronimo SOTEU) al Parlamento europeo riunito a Strasburgo. Per Jean-Claude Juncker si trattava del terzo intervento di questo tipo.